Cari lettori dei corsi di moda a Milano Model Management, Zara ha cambiato logo in concomitanza con la presentazione della campagna primavera estate 2019.
La nuova grafica del logo ha suscitato l’ironia e qualche commento sui social, ma perché in un mondo di loghi che tendono a somigliarsi sempre di più, quello di Zara fa storcere il naso?Vedere un nuovo logo di Zara non capita tutti i giorni, anzi a ben vedere è un avvenimento raro, tipo quelli che hanno a che fare con i pianeti, le eclissi e le comete. Dalla sua fondazione nel 1975 ad opera dell’oggi miliardario Amancio Ortega, Zara ha cambiato logo solo un’altra volta in 44 anni, nel 2010 per essere precisi, quando tra le quattro lettere del brand era stato aggiunto più spazio, mantenendo lo stesso font.
Il nuovo logo invece cambia totalmente stile , un cambiamento piuttosto radicale , Font diverso e azzeramento dello spazio tra le lettere che compongono le lettere di “ZARA”, il nuovo logo ad opera dell’agenzia pubblicitaria Barons & Barons segue un trend molto diverso rispetto ai nuovi loghi del high fashion e strizza l’occhio a uno stile caro al founder dell’agenzia che aveva utilizzato un font simile per il logo di Harper’s Bazaar a partire dagli anni 90.La prima è piuttosto banale, ma anche la più probabile per i non addetti ai lavori, e ha a che fare con l’effetto nostalgia per cui all’inizio è sempre meglio la “vecchia versione” di qualcosa, quella a cui ci eravamo affezionati tutti e che ha trovato un posto nella nostra memoria. Tanto più, che l’unica novità nel logo di Zara in quasi 45 anni era stata un’aggiunta di spazi tra le lettere più che un vero e proprio cambiamento. La seconda invece, potrebbe essere legata proprio a quella che Rivista Studio chiama “identicità” dei loghi dei vari brand dell’alta moda, un’uniformità che avrebbe a che fare con la leggibilità e la riconoscibilità dei loghi per un pubblico che ne fruisce prevalentemente dallo schermo di uno smartphone. Quello bel brand zara sarà un cambiamento temporaneo legato alla nuova campagna primavera estate 2019 oppure alla nuova scritta dovremo farci l’abitudine?